YOUKOSO!  。。。 ようこそ! 。。。 BENVENUTO!

Se ti senti come attratto e affascinato da una lingua tanto distante quanto intrigante come quella del Paese del Sol Levante,
se è semplice curiosità come anche vivo interesse il tuo ad averti portato qui, se vuoi avviarti allo studio da autodidatta
della lingua Giapponese e se sei alla ricerca di un modo razionale, efficiente (nonché totalmente gratuito :3) per farlo...
bè, gentile visitatore, gli amministratori Luly e Lore ti danno il benvenuto in:

日本語の授業 - Nihongo No Jugyou
Lezioni di Giapponese

blog interamente dedicato, agli aspetti principali (fonetico, morfologico, sintattico, lessicale e stilistico) di una delle lingue
più complesse, affascinanti e al contempo divertenti del pianeta! Ti auguriamo una buona permanenza :)

NB: Abbiamo per comodità deciso di suddividere le lezioni nelle diverse sezioni grammaticali sopracitate, consigliamo
tuttavia a chi volesse seguire il corso completo di attenersi all'ordine numerico e di pubblicazione delle suddette ^-^

sabato 28 dicembre 2013

Lezione 18

 La mia famiglia


かぞく [家族] => KAZOKU = FAMIGLIA

ちち [父] => CHICHI = PADRE

lunedì 16 dicembre 2013

Lezione 17

 Verbi


Dopo aver già trattato il tema riguardante la copula desu, passiamo ora ad introdurre l'intero sistema verbale presente nella lingua giapponese.
I verbi sono costituiti da una radice, una desinenza e un suffisso verbale. La radice è quella parte invariabile (spesso in kanji) depositaria del valore semantico del verbo, mentre la desinenza è la parte che può variare secondo diverse possibili basi a cui vengono poi associati i suffissi verbali, determinanti delle caratteristiche formali della voce considerata.

mercoledì 30 ottobre 2013

Lezione 16

 Pronomi, aggettivi e avverbi interrogativi


PRONOMI INTERROGATIVI

- nani, nan "che cosa?"

sabato 14 settembre 2013

Lezione 15

 La copula desu


L'obiettivo di questa lezione, oltre che ribadire il concetto di "copula" e il principale utilizzo di desu, temi ormai già affrontati e anche piuttosto semplici da comprendere, è iniziare a definire un primo approccio con l'aspetto verbale della grammatica giapponese.
Come precedentemente illustrato nella lezione 12, desu corrisponde al verbo italiano "essere", nonostante la funzione di questo verbo sia limitata al solo valore di copula non avente mai significato di "esistere" (per il quale vengono invece utilizzati i verbi aru per i soggetti inanimati e iru per quelli animati), ed è per tale ragione, dunque, che è possibile riscontrare questo verbo solo in correlazione a

lunedì 2 settembre 2013

Lezione 14

 Differenze tra wa e ga


Ci accingiamo ora a passare in esame le principali differenze che caratterizzano le particelle ga e wa, nonché ad analizzare il concetto esistente nella lingua giapponese di "tema della frase", diverso da quello di semplice "soggetto". In via approssimativa si è in precedenza parlato di "soggetto nuovo" (sconosciuto) e "soggetto dato" (già individuato), ed è questo l'argomento che ho intenzione di approfondire meglio in questa lezione, soffermandomi su questo e altri aspetti che tale generalizzazione non spiega, come appunto quello dell'elemento della frase che ne è "tema" di discussione...

domenica 1 settembre 2013

Lezione 13

 Particelle agglutinanti di complemento


Nelle lingue occidentali, come ad esempio nell'italiano, esistono determinate particelle (articoli, preposizioni, congiunzioni ecc) che, poste all'interno di una frase, ne distinguono i vari elementi (soggetto, complementi, e proposizioni). Nella lingua giapponese questo tipo particelle non esiste, in compenso troviamo di altre dette "agglutinanti" che identificano i diversi complementi e proposizioni. Si chiamano "agglutinanti" in quanto, come tutti i suffissi presenti nella lingua giapponese, inserendosi non vanno mai a modificare la parola a cui si legano. Altra differenza è che mentre le particelle italiane vengono poste prima dei sostantivi cui si riferiscono, quelle

lunedì 26 agosto 2013

Lezione 12

 Struttura della frase giapponese


Parallelamente allo studio che stiamo portando avanti del giapponese da un punto di vista morfologico/lessicale, iniziamo ora ad esaminare la lingua da un punto di vista sintattico in modo tale da avvicinarci sempre più al punto di poter cominciare a mettere insieme gli elementi studiati e andare a formare le prime frasi di senso compiuto.
Il giapponese viene generalmente classificato come una lingua SOV (Soggetto - Oggetto - Verbo) nella quale appunto, a differenza dell'italiano, soggetto e oggetto precedono il verbo, sempre posizionato a fine frase. Soggetto e oggetto costituiscono i complementi

venerdì 23 agosto 2013

Lezione 11

 Espressioni base


はい => HAI = SI'

いいえ => IIE = NO

Lezione 10

 Suffissi onorifici


Come già accennato in precedenza, assai comune nella lingua giapponese è l'aggiunta di alcuni suffissi detti "onorifici" a nomi propri, la cui funzione è quella di rimarcare il grado di confidenza che esiste tra il parlante e la persona a cui questo si riferisce. Si è anche precisato che tanto abituale risulta l'uso di questi da essere spesso preferibile utilizzarli persino al posto dei semplici pronomi, purché ovviamente di seconda o terza persona e mai di prima. I principali e più comuni suffissi che andremo ad esaminare sono -san, -kun, -chan, -sama, -dono, -sensei, -sempai.

mercoledì 21 agosto 2013

Lezione 9

 Pronomi personali


Diversamente dall'italiano in cui ad ogni persona corrispondono due soli pronomi personali (uno singolare e uno plurale), la lingua giapponese presenta una varietà di voci più ampia, risentendo di quelle sfumature contestuali ed onorifiche evidenziate nella lezione precedente. Non esistono inoltre distinzioni tra pronomi personali soggetto e pronomi personali complemento (i pronomi "io" e "me", ad esempio, saranno tradotti alla stessa maniera), mentre presentano questi, a differenza dei sostantivi, distinzioni secondo genere e numero: si noti difatti l'applicazione concreta delle regole esaminate nella lezione 6 circa la formazione dei plurali.

martedì 20 agosto 2013

Lezione 8

 Linguaggio onorifico


Il concetto di distinzione tra linguaggio formale (o cortese) e informale (piano), quasi assente nelle lingue occidentali, è invece argomento base del giapponese, tanto da rappresentare una delle difficoltà maggiori per coloro i quali non presentano ancora completa dimestichezza con la lingua. Il livello di familiarità che si ha con gli interlocutori, la formalità del contesto in cui ci si trova e tanti altri sono i punti che bisogna aver ben presenti al fine di esprimersi nella maniera più corretta e consona alla situazione: se dunque nelle lingue occidentali determinati accorgimenti (come ad esempio dare del "lei" in italiano) non sono altro che rari e semplici abbellimenti

lunedì 12 agosto 2013

Lezione 7

 Tastiera giapponese: impostazione e utilizzo


Chi di noi non si è mai posto in vita sua la domanda di come facciano i giapponesi o, in generale, gli orientali a scrivere al pc? La realtà è che le tastiere giapponesi si differenziano da quelle occidentali per la presenza sui tasti, oltre che dei caratteri ordinali, anche di quelli appartenenti agli alfabeti kana tramite i quali è poi possibile comporre parole da cui ottenere automaticamente i corrispettivi kanji. Digitando dunque la parola "ie" "casa" (いえ) in hiragana risulterà visualizzabile, una volta premuta la barra spaziatrice, il kanji ad essa corrispondente ().

giovedì 8 agosto 2013

Lezione 6

 Sostantivi e formazione dei plurali


Probabilmente il tema più semplice dell'intera grammatica giapponese, in questa lingua i sostantivi non presentano modifiche né secondo genere né secondo numero: tali caratteristiche vengono generalmente dedotte dal contesto o rese tradotte al maschile singolare, nonostante sia possibile indicare il numero esatto di un nome ricorrendo ai cosiddetti classificatori numerali, argomento abbastanza complesso che affronteremo in seguito. Ogni sostantivo è completamente invariabile, e l'unico modo per modificarne numero, alterazione o funzione grammaticale all'interno della frase è tramite l'inserimento di suffissi o particelle aggiuntive, che non

mercoledì 7 agosto 2013

Lezione 5

 Saluti 


こんにちは [今日は] => KONNICHIWA = CIAO, BUONGIORNO (durante la giornata)

おはようございます [お早うございます] => OHAYOU GOZAIMAS(U) = BUONGIORNO (mattina)

Lezione 4

 Kanji


Il termine "kanji" sta letteralmente a significare "caratteri degli Han", per il fatto che essi furono in gran parte ereditati dal Giappone a partire dalla scrittura degli antichi ideogrammi cinesi vigenti nel periodo di regno della dinastia Han (206 a.C. - 220 d. C.).
Con il tempo questi andarono radicandosi all'interno della cultura e della lingua giapponesi, pur mantenendo una serie di differenze grafiche, fonetiche e di utilizzo che tuttora contraddistinguono il giapponese dalla lingua cinese. Una delle basilari difformità esistenti tra le due sta, come già accennato nella lezione 1, nell'impiego pratico che si fa di essi in ognuna delle due lingue: mentre nel cinese gli

martedì 6 agosto 2013

Lezione 3

 Note di pronuncia e trascrizione


Dopo aver esaminato i due sillabari sotto un punto di vista grafico, passiamo ora alla fonetica. La pronuncia giapponese è generalmente molto simile a quella italiana, come si è visto anche dalle sillabe contenute nei due alfabeti. Queste sono alcune e semplici note particolari da tenere a mente:
  • Il suono  viene trascritto SHI e si pronuncia /sci/ (non /si/) 
  • Il suono じ viene trascritto JI e si pronuncia /gi/ (non /ghi/)

domenica 4 agosto 2013

Lezione 2

 Hiragana e Katakana


Si è già venuti a conoscenza di questi due insiemi di caratteri giapponesi nella lezione precedente, ove sono stati generalmente presentati come alfabeti fonetici sillabici. In questa lezione andremo invece ad approfondire caratteristiche, scrittura, utilizzo e differenze di entrambi i sistemi di scrittura.
C'è da premettere che ambo hiragana e katakana altro non sono che derivati dell'esemplificazione grafica di alcuni kanji di cui, come si è già assodato, hanno mantenuto il solo valore fonetico.

sabato 3 agosto 2013

Lezione 1

 Introduzione ai sistemi di scrittura


Benvenuti a questa prima lezione di giapponese!
A differenza di molti altri siti o di molte grammatiche che preferiscono avviare gli studenti allo studio del giapponese tramite un'introduzione generale dell'intera lingua che poi, spesso e volentieri, viene del tutto sorvolata e dimenticata, ho preferito trattare fin da subito l'argomento che probabilmente più interessa coloro i quali si avvicinano per la prima volta allo studio di questa lingua: la scrittura. Io per prima ho cominciato desiderando informarmi esclusivamente riguardo il sistema di scrittura giapponese e solo in